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SERVIZI DOMICILIARI

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Assistenza Domiciliare Integrata

Il valore dei servizi domiciliari risiede nella necessità di soddisfare le molteplici necessità di cura e di assistenza in favore del paziente, differenti per età, stadio evolutivo della patologia e caratteristiche del contesto familiare. Tanto al fine di garantire efficacia delle terapie e qualità della vita nel migliore contesto possibile, il DOMICILIO.

Tipologie di servizi domiciliari:  SAD e ADI

 

I servizi di SAD e ADI si rivolgono ad anziani, disabili, persone con patologie gravi o in difficoltà fisiche, psicofisiche o sensoriali, malati oncologici. Sorgente propone piani di assistenza, individuali e di gruppo, che prevedono la presenza di figure professionali (operatori socio-sanitari, infermieri, medici, tecnici della riabilitazione) per affiancare tutte quelle persone che a causa di traumi o malattia, disabilità permanente o condizioni di fragilità necessitano di un supporto di carattere pratico e sanitario.  L’obiettivo è quello di migliorare la loro qualità della vita e scongiurare ricoveri prolungati in strutture sanitarie e case di riposo. Il servizio è rivolto a tutte le famiglie e a tutte le fasce di età.

Assistenza domiciliare e diritto alle cure mediche

Da quando è stato istituito il Servizio Sanitario Nazionale come lo conosciamo oggi – con la Legge 23 dicembre 1978 , n. 833 – il nostro Paese, attraverso l’azione del Ministero della Salute, ha cercato sempre di garantire al cittadino il diritto alle cure mediche, sancito dalla Costituzione della Repubblica Italiana con l’articolo 32, che recita così:

“La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo ed interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti.”

Negli anni a seguire, il legislatore ha introdotto modifiche, integrazioni, migliorie, in modo da offrire servizi sempre maggiori ai cittadini.

Uno di questi, è proprio l’assistenza domiciliare.

Assistenza domiciliare: perché è importante

Le persone non autosufficienti, a causa di patologie gravi, handicap fisici o psichici, oppure per le conseguenze di un infortuniopossono usufruire dell’assistenza domiciliare presso la propria abitazione, ricevendo le cure previste grazie all’intervento di medici specialistici e infermieri professionisti.

Questo è molto importante, non solo per il decorso del ricovero, oppure per il prosieguo della terapia medica o farmacologica senza fonti di stress aggiuntive, ma anche per la serenità psicologica del paziente.

Nessuno vorrebbe mai ricoverarsi in ospedale, che sia per interventi blandi e di routine o per operazioni complesse e rischiose, perché è evidente che non sia un ambiente piacevole nel quale trascorrere del tempo.

Potersi curare nella propria casa, circondati dalle persone care, e conservando, per quanto possibile, le proprie abitudini, è un bene per chiunque, che aiuta ad affrontare il tutto in modo più rilassato.

Se questo principio lo applichiamo a persone che vivono un effettivo disagio che rende difficile, sconsigliato o addirittura impossibile recarsi presso strutture sanitarie locali, possiamo comprendere a pieno l’importanza di un istituto come l’assistenza domiciliare.

Infine, e non è da sottovalutare, l’assistenza infermieristica a domicilio non si limita solo alla cura del paziente, ma effettua anche un piccolo training a chi lo assiste, che sia un parente oppure una persona assunta come badante, ovvero quello che in gergo viene definito “caregiver”.

Assistenza domiciliare: in cosa consiste

L’assistenza domiciliare prevede un supporto medico, infermieristico e riabilitativo per persone non autosufficienti, e integra i servizi offerti tramite il medico di base, il pediatra di famiglia, la Guardia Medica e gli altri referenti locali.

Le prestazioni e i servizi che vengono erogati tramite l’assistenza domiciliare sono molteplici, dalle visite mediche specialistiche, ad esempio cardiache o nefrologiche, alle sedute di fisioterapia riabilitativa, fino ad arrivare a interventi più complessi e delicati, che sfociano in quella che viene definita ospedalizzazione domiciliare, della quale parleremo più avanti nel corso di questo articolo.

Ma come si richiede l’assistenza domiciliare? 

Assistenza domiciliare: chi può richiederla e come

L’assistenza domiciliare è offerta a persone che soffrono di malattie invalidanti acute o croniche, a portatori di handicap fisici e psichici, anziani non autosufficienti, oltre che a malati terminali.

Come si richiede?

Bisogna rivolgersi alla propria ASL di competenza (Distretto Socio Sanitario) ed effettuare una segnalazione, presentando il caso del paziente bisognoso di cure domiciliari.

La segnalazione può provenire dal medico di base, dall’ospedale in seguito ad un ricovero, da un familiare o dalla persona che assiste il paziente, oltre che dai servizi sociali.

Iter burocratico

L’ufficio competente dovrà accertarsi delle condizioni del paziente, attraverso una procedura che si chiama “Valutazione multidimensionale del bisogno”.

In parole semplici, l’ASL dovrà verificare lo stato del paziente per il quale si richiede l’assistenza, attraverso l’analisi delle cartelle cliniche, lo studio dei referti medici, visita domiciliare o in ospedale.

Se viene individuata l’effettiva necessità di fornire l’assistenza domiciliare al paziente, allora si procede con la “Presa in carico e definizione del piano assistenziale”.

Piano Terapeutico dell’ASL

L’ASL, quindi, sulla base delle esigenze mediche della persona bisognosa di assistenza, svilupperà un piano all’interno del quale sono indicati i trattamenti a cui sottoporlo, la tipologia di intervento medico, infermieristico o riabilitativo.

Al termine del percorso terapeutico, si procederà con le dimissioni del paziente e l’interruzione dell’assistenza domiciliare.

Assistenza domiciliare programmata o integrata

L’assistenza domiciliare si divide in due categorie principali:

  1. assistenza programmata;
  2. assistenza integrata.

In cosa consistono? È molto semplice.

Come abbiamo più volte ripetuto fino ad ora, l’assistenza a domicilio viene erogata dal Servizio Sanitario Nazionale dietro richiesta da parte del paziente o di chi ne fa le veci, e in seguito ad una valutazione dell’ASL competente.

La tipologia di assistenza varia a seconda delle reali condizioni del paziente, in questo modo.

Assistenza domiciliare programmata (ADP)

L’assistenza domiciliare programmata viene attivata in caso di interventi mirati, limitati nel tempo, ed erogati solo durante il periodo in cui il paziente è affetto da una patologia ed è impossibilitato a recarsi presso strutture mediche pubbliche o convenzionate.

Le cure vengono fornite dal medico di base, dal pediatra di libera scelta o dalle ASL di competenza.

Assistenza domiciliare integrata (ADI)

L’assistenza domiciliare integrata è un piano più completo e complesso, che prevede l’erogazione di servizi medici, infermieristici, riabilitativi, socio-assistenziali, e cure palliative per pazienti non autosufficienti.

Se il paziente ha una evidente condizione di impossibilità a recarsi presso ospedali, ambulatori e strutture pubbliche o convenzionate per ricevere le cure di cui ha bisogno, allora può essere richiesta la ADI, e ottenere i trattamenti direttamente presso il proprio domicilio.

Quando richiedere l’assistenza domiciliare integrata

Come indicato dal Ministero della Salute, ecco quando è possibile richiedere l’assistenza domiciliare integrata:

  • malattie terminali;
  • malattie progressivamente invalidanti e che necessitano di interventi complessi;
  • incidenti vascolari acuti;
  • gravi fratture in anziani;
  • forme psicotiche acute gravi;
  • riabilitazione di vasculopatici;
  • riabilitazione in neurolesi;
  • malattie acute temporaneamente invalidanti nell’anziano (forme respiratorie e altro);
  • dimissioni protette da strutture ospedaliere.

Altre forme di assistenza domiciliare

Il Servizio Sanitario Nazionale, in seguito alla ratificazione degli accordi collettivi nazionali della medicina generale e della pediatria di libera scelta, siglati nel 2005 e nel 2009, ha previsto anche altre forme di assistenza domiciliareoltre a quella programmata e quella integrata.

  • assistenza domiciliare programmata nei confronti dei pazienti non ambulabili (ADP);
  • assistenza domiciliare nei confronti di pazienti ospiti in residenze protette e collettività (ADR);
  • assistenza domiciliare integrata cure palliative (ADICP);
  • assistenza domiciliare per persone con demenza (ADPD).

Ospedalizzazione domiciliare

Oltre all’assistenza domiciliare, nelle forme che abbiamo illustrato fino ad ora, il SSN offre anche il servizio di ospedalizzazione domiciliare.

In caso di patologie o condizioni cliniche particolarmente complesse, che necessitano di assistenza medica e infermieristica 24h su 24h, allora la struttura ospedaliera può richiedere e predisporre l’ospedalizzazione domiciliare, con il proprio personale.

Oltre alle visite mediche e agli interventi infermieristici e assistenziali, l’ospedalizzazione domiciliare prevede anche la fornitura di dispositivi e attrezzature, come ad esempio gli erogatori di ossigeno, oppure ausili per la deambulazione.

L’ospedalizzazione dura in media 60 giorni, durante i quali il medico generale e i medici ospedalieri si alternano per le visite e i controlli quotidiani, coadiuvati da infermieri professionisti.

Al termine del periodo di ospedalizzazione, è possibile attivare una assistenza domiciliare integrata per il paziente, fino alle dimissioni.

Persone esperte daranno vita ad un sistema di servizi mai standardizzati ma attentamente studiati caso per caso, previa lettura corretta e funzionale del bisogno, verso la costruzione di un nuovo progetto di vita.

In tale contesto, Sorgente collabora con l’Asl Lecce ed, in particolare, con diversi Distretti Socio- Sanitari provinciali e può garantire una qualità del servizio all’altezza delle aspettative di pazienti e care giver avendo adottato una certificazione di qualità UNI EN ISO 9001:2015 per i servizi di assistenza domiciliare e assistenza domiciliare integrata.

 SERVIZI DI ASSISTENZA DOMICIALIARE (SAD)

  • Cura e igiene della persona e della propria abitazione;
  • Mobilizzazione (posizionamenti degli ausili medici e messa a terra e/o su letto e poltrona)
  • Accompagnamento presso strutture mediche/ospedali/uffici
  • Attività di relazione e di sostegno al benessere psicofisico del disabile e dell’anziano, anche all’esterno del domicilio o in situazioni di gruppo.
  • Preparazione e somministrazione dei pasti, assistenza e vigilanza, piccole commissioni
  • Controllo di una corretta assunzione dei farmaci

Per usufruire del Servizio di Assistenza Domiciliare (SAD) occorre presentare un ISEE recente per l’individuazione della fascia economica di erogazione del servizio, recandosi presso l’Ufficio dei Servizi Sociali del Comune di Residenza.

Sarà competenza dell’Assistente sociale approvare la SAD e stabilire i servizi necessari all’assistito; il servizio può avere anche carattere temporaneo.

 ASSISTENZA EDUCATIVA DOMICILIARE (ADE)

Il servizio ADE viene erogato presso il domicilio delle famiglie in situazione di disagio socio-relazionale, in un contesto in cui sono presenti uno o più minori che presentano un disagio, a rischio di devianza sociale e/o di emarginazione.

L’ADE persegue obiettivi di prevenzione e di sostegno diretto sia ai minori, al fine di tutelare, accompagnare, promuovere le risorse personali, sia alle famiglie, per supportare e rafforzare le funzioni genitoriali.

E’ un servizio a forte valenza preventiva, volto a facilitare il riconoscimento dei bisogni e dei problemi dei minori da parte dei familiari, con l’obiettivo di sviluppare la comunicazione e le relazioni interpersonali.

Il servizio mira alla valorizzazione delle capacità genitoriali e all’assunzione delle relative responsabilità relativamente alle cure e all’educazione, con la precipua finalità di salvaguardare (o recuperare) la qualità del rapporto genitori-figli e scongiurare il ricorso all’istituzionalizzazione.

Il servizio comprende gli interventi così come definiti nel Progetto Educativo Individualizzato (PEI), attivato previa apposita valutazione e richiesta del Servizio Sociale del Comune di residenza, concordato con l’equipe del servizio, con la famiglia, con gli operatori scolastici e con altri soggetti istituzionali dedicati alla cura dei minori.

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